Ogni anno si ripete quella splendida esperienza della giornata della Colletta del Banco Alimentare Imola, una donazione che coinvolge 140mila volontari e raccoglie più di 7.000 tonnellate di cibo, corrispondenti a circa 14 milioni di pasti. Diciamocelo, gli italiani sono sempre più generosi!
In parallelo a questo contesto di solidarietà, tuttavia, nelle case occorre lottare contro gli sprechi quotidiani di cibo, dettati da abitudini sbagliate di acquisto e dal consumismo, che ci spinge a soddisfare desideri alimentari che alla fine fanno anche male alla salute. Lotta agli sprechi e fare comunità, secondo me, devono andare a braccetto. Proprio per questo vedo nel Banco Alimentare una forza di solidarietà incredibile, un contributo al bene comune!
I contributi del Banco Alimentare di Imola al bene comune
Nell’ambito sociale, alimenti ancora buoni vengono salvati e non diventano rifiuti ritrovando una seconda vita presso gli enti caritativi che li ricevono gratuitamente per i loro assistiti, diventando così anche risorse risparmiate.
Sul versante economico, donando le eccedenze, le aziende restituiscono loro un valore economico e, se da un lato contengono i propri costi di stoccaggio e di smaltimento, dall’altro offrono un contributo in alimenti importantissimo per chi è in difficoltà.
Dal punto di vista ambientale, il recupero degli alimenti impedisce che questi diventino rifiuti, permettendo così un risparmio di risorse energetiche e un abbattimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera.
Ultimo ma non meno importante, il fattore educativo: fin dalla sua origine Banco Alimentare ha superato ogni aspetto assistenzialista ponendo al centro del suo agire la persona concreta, unica e irripetibile per condividere i bisogni e il senso della vita.
Nel 2021 il Banco Alimentare Emilia-Romagna, che conta 750 strutture caritative convenzionate, ha festeggiato il trentennale delle attività ed ha dimostrato la sua efficacia anche grazie alla crescita delle dimensioni del suo magazzino di Zello.
Ogni giorno il Banco si rinnova e si migliora nel ritirare e distribuire, non solo merce ma anche lettere dai donatori, e nell’arruolare nuovi volontari, perché il motto rimarrà sempre: “più persone incontrate e accompagnate nel proprio cammino più persone felici… così facendo l’ordinario anno dopo anno, ha il sapore dello straordinario”!
Sante