Ricorre ogni 28 luglio la Giornata Mondiale per la conservazione della natura. L’obiettivo della giornata? Assumere un ambiente sano quale garanzia per vivere.

Una società, infatti, può dirsi stabile ed equilibrata solo se vi è garantito il benessere fisico e spirituale della persona. Condizione che un legame saldo con la natura – senza dubbio – accresce.

La sensibilizzazione di cui si fa promotrice la giornata mondiale della conservazione della natura si focalizza sulla gestione delle risorse naturali: aria, acqua, alberi e cibo e, soprattutto, il suolo e i suoi minerali.

Tutti questi elementi che compongono la vita in ogni suo aspetto dovrebbero essere rispettati e protetti in modo costante. E non trascurati, come invece facciamo, dimenticando che la sostenibilità deve stare alla base del nostro rapporto con il pianeta.

Giornata mondiale: la ricerca del wwf sullo sfruttamento della natura

Una ricerca del WWF, che si impegna ormai dal 1961 a “bloccare la degradazione dell’ambiente naturale del pianeta e costruire un futuro in cui l’uomo vivrà in armonia con la natura”, ci mette in guardia dal fatto che dal 1970 lo sfruttamento delle risorse è aumentato drasticamente.

Stiamo andando incontro ad una diminuzione troppo repentina della disponibilità delle risorse. A scapito dell’umanità e di molte specie animali. E la giornata mondiale della conservazione della natura vuole mettere in luce proprio questo.

Occorre aumentare la consapevolezza di ogni cittadino, delle istituzioni e dei governi, per la diffusione di migliori pratiche per la protezione delle risorse naturali. Solo attraverso la creazione di progetti che coinvolgano il territorio e le popolazioni locali potremo aiutare l’ecosistema, partendo dalle nostre famiglie, dalle nostre case, dalla vita quotidiana.

In tal senso diventa fondamentale non sprecare: non sprecare il cibo; fare la raccolta differenziata; migliorare l’efficienza energetica. E molti altri piccoli accorgimenti.

“La Terra fornisce abbastanza risorse per soddisfare i bisogni di ogni uomo, ma non l’avidità di ogni uomo.”

Gandhi

Sante