Il nostro rapporto con la parola Sostenibilità si sta complicando. La ricerchiamo con grande volontà, ma a volte la trattiamo con troppa superficialità. Addirittura, in certi contesti, ci sfugge di mano e ci sembra un concetto sempre più vago. Come se, allargandosi e andando ad intaccare ogni ambito della vita, fosse diventata nebbia che ci impedisce una visione chiara della realtà.

I messaggi di Sostenibilità ci rimbalzano continuamente attorno e ci incitano a fare scelte virtuose come consumatori. Il business come lo conosciamo è difficile da sradicare, essendo entrato nelle nostre abitudini, ma non abbiamo altra strada che “addomesticarlo”. Il problema, quindi, sta nel restare intrappolati in questo vortice consumistico, accorgendoci troppo tardi del danno recato al nostro Pianeta.

Sostenibilità, una parola scomoda

La Sostenibilità è scomoda, perché comporta tanto lavoro e sforzi spesso non indifferenti. La Sostenibilità è nemica della pigrizia. Bisogna capire che ogni gesto ha una grossa impronta sul nostro futuro: tanti sono i segnali che l’incerta salute dei sistemi naturali e gli squilibri in aumento rendono la nostra vita sulla Terra sempre più precaria.

Neghiamo l’evidenza che la nostra esistenza non è più compatibile con le nostre azioni di sfruttamento delle risorse naturali e continuiamo quindi imperterriti a rincarare la dose, avvelenando i mari – fondamentali per l’intero ecosistema – e l’aria che respiriamo. Queste impressionanti constatazioni, di cui però non abbiamo percezione reale, non bastano più. 

Non riusciamo ad inquadrare una situazione che in realtà è molto chiara… ma forse non vogliamo vederla! La motivazione è abbastanza evidente, abbiamo paura di cambiare stile di vita, paura di rinunciare ai nostri privilegi, alle nostre comodità. In un contesto in cui anche i 17 obiettivi dell’agenda 2030 dell’ONU sembrano frammentati ed irraggiungibili, dobbiamo assolutamente riuscire a focalizzare meglio “buoni propositi e soluzioni”.  Se l’ecologia non si fonderà su un impegno etico, sincero e reale, capace di farci sentire “dentro” che impegnarci per la difesa del pianeta è bello, ecco allora non si riuscirà a ripristinare la vera connessione con l’ambiente!

Sante