In questo primo articolo del 2021 abbiamo parlato di responsabilità sociale e ambientale. Contestualizzarla nel nostro territorio significa prima di tutto favorire la conoscenza e la partecipazione dei cittadini alle decisioni e alla vita della città, così che venga davvero perseguito il benessere di ognuno. Parte di questa responsabilità riguarda anche la consapevolezza del sistema di gestione e raccolta dei rifiuti cittadino.

La situazione imolese rispecchia molte delle città di media dimensione del nord Italia. Gli ultimi anni sono stati fondamentali per portare i livelli di raccolta differenziata a numeri ottimali: per due anni di fila sopra il 70%, già sopra gli obiettivi Ue. Questo fattore ci rincuora ma siamo consci che molte cose vadano migliorate: dal livello del servizio, al sistema dei prelievi e dei conferimenti, fino ad arrivare all’educazione ambientale.

Infatti, a fronte di tanti cittadini virtuosi, ci sono ancora molte persone che non differenziano i loro rifiuti correttamente e che non si fanno scrupolo ad abbandonare sacchi o altri materiali ingombranti sul suolo pubblico.

Come migliorare la raccolta dei rifiuti?

Per quanto riguarda la gestione del servizio e la frequenza – come indicato nei file riepilogativi di Hera e Comune – sollecitiamo ulteriori passaggi nella zona industriale. La zona è interessata da grandi transiti nella settimana lavorativa e, oltretutto, le aree più isolate sono spesso teatro di abbandoni abusivi. Sarebbe ottimale che i servizi ecologici passassero da 3 a 5 volte settimana.

Di fondamentale importanza risulterebbero anche la presenza capillare di cestini e una segnaletica adeguata e comprensibile, nonché il miglioramento di marciapiedi e aiuole nelle aree adiacenti. In particolare segnaliamo l’area Posta via Grieco.

Per far sì che le aree non si sporchino velocemente o si intasino per inefficienza dei dispositivi – che poi si tramuta in pigrizia dei cittadini – si deve spesso ricorrere alle verifiche con telecamere. Il sistema, oltre che dispendioso, non è neppure di facile gestione. La soluzione che ci viene in mente è l’educazione ambientale.

Pertanto Eco Eroi Green si rende disponibile a collaborare con le autorità e a studiare una comunicazione efficace che esprima al cittadino quanto ci sia bisogno di lui, della sua coerenza e sensibilità, senza ricorrere a sanzioni e sorveglianza eccessive.

Le stazioni ecologiche imolesi

Altro progetto fondamentale da portare a termine per migliorare il servizio è senz’altro la realizzazione della seconda stazione ecologica imolese. Ciò sgraverebbe una buona parate del lavoro sulla raccolta stradale nella zona residenziale Pedagna, Cappuccini e Ponticelli.

Pensata nel 2015 e candidata ad un bando di finanziamento Europeo, la stazione era stata destinata all’area dell’ex centrale di cogenerazione di via Montericco. Ma, non essendo stato ottenuto il finanziamento, il progetto è rimasto nel cassetto di Con.Ami in attesa delle risorse utili. Il successivo stallo Comunale ha complicato ulteriormente l’iter.

Speriamo che il progetto, seppur ridimensionato rispetto al precedente, possa andare in porto in tempi brevi, poiché sarebbe anche un estremo aiuto alla “pigrizia” di tanti utenti e potrebbe ospitare – sogniamo – un laboratorio per la formazione scolastica alle buone pratiche in materia ambientale e civica.

Su Imola non bisogna dimenticare la complicata situazione della discarica Tremonti, per la quale, dopo tutte le battaglie legali e la chiusura del 2018, la situazione sembra essere in evoluzione con la riapertura della conferenza regionale dei servizi. Approfondiremo questo argomento in un articolo specifico nelle prossime settimane.

Secondo Energia Oltre “serve un intervento sistemico con la realizzazione di infrastrutture ed impianti”. E noi riteniamo fondamentale un’attenzione tridimensionale che il servizio ecologico deve mantenere verso l’utente.

Sante