Se siete interessati al Super Ecobonus al 110% vi sarete sicuramente imbattuti nel termine efficientamento energetico. Ma sappiamo veramente di cosa si tratta?

L’efficientamento energetico degli edifici è quell’insieme di operazioni che ottimizza il rapporto tra fabbisogno energetico e livello di emissioni. La regolamentazione in merito all’efficientamento fin’ora proveniva da norme europee.

Ora anche la legge italiana si è data da fare per riuscire ad aiutare un’economia – ed in generale un sistema – che negli ultimi anni ha dato segni di forte contrazione. Il tutto a sfavore della sostenibilità, che dovremmo perseguire fortemente.

Dal momento che il Decreto Rilancio è diventato legge, possiamo andare ad analizzare gli interventi ammessi ed i requisiti necessari. Vedremo chi può beneficiarne, andando nello specifico a verificare le situazioni degli impianti fotovoltaici e dei servizi annessi.

Innanzitutto, il periodo di validità per svolgere i lavori di efficientamento energetico previsti dal Super Ecobonus è stato fissato dal 1° luglio 2020 fino alla fine dell’anno 2021. Per poter usufruire di questo super bonus al 110% si devono però rispettare alcuni vincoli.

I lavori di ristrutturazione, o anche demolizione e ricostruzione, hanno l’obbligo di garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche; oppure solo di una purché sia la classe più alta possibile. Rimane necessario l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) rilasciato da un tecnico abilitato.

La realizzazione di impianti fotovoltaici, di accumulatori di energia collegati a pannelli o di colonnine per la ricarica delle auto elettriche è vincolata ad almeno uno dei cosiddetti interventi trainanti individuati nel Decreto rilancio. Ma, attenzione, lo sconto tradizionale legato all’Ecobonus precedente rimane valido per il 65% di detrazione!

Superbonus: gli interventi trainanti per l’efficientamento

Quali sono questi interventi trainanti? Andiamo ad individuarli:

  • Cappotto termico, che deve interessare più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio e rispettare i criteri ambientali in merito ai materiali isolanti utilizzati
  • Interventi per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati, pompe di calore, nonché allacciamenti di efficientamento su parti comuni degli edifici
  • Interventi per la sostituzione di impianti come al punto precedente su edifici plurifamiliari con soluzioni indipendenti o unifamiliari

L’ammontare complessivo di questi interventi non deve superare i 48mila euro e 2.4mila euro per kw di potenza. Risultano limiti difficilmente avvicinabili per strutture standard casalinghe.

Per l’installazione dei sistemi di accumulo abbinati ai pannelli solari, la detrazione ha un limite di spesa di 1000 euro per kwh e non è cumulabile con altri incentivi o agevolazioni. Inoltre sarà subordinata alla cessione al GSE (Gestore dei Servizi Energetici) dell’energia non auto-consumata in sito.

Un altro tipo di intervento, non ecologico ma altrettanto importante, è quello di carattere sismico. Il bonus sismico non dipende dai precedenti interventi, ma essendo autonomo sarà determinante per la sicurezza dei nostri edifici. Nello specifico, tale bonus prevede delle caratteristiche specifiche di connessione tra pareti e solai.

Importante sottolineare che con le formule di sconto in fattura e cessione del credito d’imposta, i beneficiari con tutte le documentazioni in regola potranno realizzare tutti i lavori senza esborso alcuno.

Dai un’occhiata alla fonte ufficiale: GAZZETTA UFFICIALE

Sante