Uno dei luoghi comuni più persistenti riguardo alle auto elettriche è quello della scarsa autonomia. Anche chi è interessato all’elettrico chiede, come prima cosa, quanta autonomia ha l’auto che vorrebbe acquistare. Proviamo a fare chiarezza e, perché no, a sfatare il mito della scarsa autonomia.
Viaggiare in elettrico non è poi questa grande innovazione: le prime auto elettriche risalgono agli anni a cavallo tra il 1800 e il 1900. Cosa è cambiato velocemente negli ultimi 5 anni? La capacità di immagazzinare energia elettrica all’interno delle batterie. Oggi si parla di 500/600 chilometri di autonomia.
Il “peso” del pacco batterie sull’autonomia delle auto elettriche
Non è più necessario comprare una TESLA per avere 500 chilometri di autonomia. Ma, per avere tale percorrenza, l’auto deve avere un adeguato “pacco batterie”. Dal momento che l’autonomia è una derivata della densità di energia stoccabile nelle batterie, il “pacco batterie” delle auto elettriche risulta piuttosto grande
Dunque l’aumento dell’autonomia, almeno per ora, si accompagna a un aumento di peso dell’auto. Ciò porta il peso dell’autovettura molto vicino alle due tonnellate, se non addirittura a qualche chilo in più.
Qual è però il rovescio della medaglia? Il pacco delle batterie, posizionato tra le ruote anteriori e quelle posteriori – in pratica sotto il pavimento – conferisce all’auto elettrica un baricentro molto basso. E questo garantisce una tenuta di strada quasi da auto sportiva.
Più freni più ti ricarichi
Normalmente un’auto pesante ha bisogno di freni ben dimensionati per fermarsi. Un’auto elettrica invece sfrutta la frenata rigenerativa per diminuire la velocità. Quindi, anziché rallentare, premendo il pedale del freno, si smette di premere l’acceleratore e si usa il “freno motore”. Sollevando poco il piede dal pedale dell’acceleratore si rallenta, e, sollevandolo di colpo, si ottiene una rallentamento tale da accendere le luci di stop, per segnalare a chi segue la frenata.
Non usare i freni ha due vantaggi. Innanzitutto, non consumandosi, i freni non producono quella polvere nera che sporca i cerchioni e inquina l’ambiente. In secondo luogo, nel rallentare l’autovettura produce energia elettrica che ricarica le batterie. Quindi, specie in città o sulle strade statali, proprio dove le auto con motore termico consumano di più, un’auto elettrica riesce a ricaricare notevolmente le batterie.
Sfatato il primo luogo comune, ossia la scarsa autonomia delle auto elettriche, nel prossimo articolo parleremo dei tanti vantaggi che si hanno a possedere questo tipo di auto.
Pierluigi