Le auto elettriche sono silenziose, lo sanno tutti. Ma la maggior parte delle persone lo considera più un difetto che un pregio. Siamo talmente abituati all’inquinamento acustico che ormai lo consideriamo normale, quando, in realtà, può essere causa di malattie e patologie di rilievo, non solo uditive ma anche nervose.

Alcuni fanatici dei motori, poi, reputano addirittura indispensabile far rumore, come se questo esaltasse il piacere della guida e la sensazione di accelerazione. Magari anche “sgasando” e producendo un inquinamento incredibile, degno di una ciminiera. Che orrore!

Ma proviamo ad analizzare un’altra situazione, utilizzata spesso per far percepire la silenziosità delle auto elettriche come un difetto. Si dice, infatti, che le auto elettriche possono essere pericolose per i pedoni. Questi, non sentendole arrivare, potrebbero essere investiti più facilmente, soprattutto nelle zone a traffico limitato, dove sono abituati a mantenere un’andatura lenta. Premesso che comportamenti come attraversare la strada senza guardare sono pericolosi in qualsiasi occasione, è bene sottolineare che tutte le auto elettriche sono state dotate di opportuni segnalatori acustici, che agiscono proprio a basse velocità per ridurre tali rischi.

Non solo silenziose, dieci pregi delle auto elettriche

Tra i vari tipi di guidatori esistenti ci sono quelli che affermano di non poter rinunciare al cambio manuale e ai pedali, che, a detta loro, sarebbero il vero piacere di guida. Solitamente guidano come se fossero piloti di Formula 1 e non raramente provocano criticità alla circolazione. La guida delle auto elettriche è concettualmente diversa ed esprime i valori del cambiamento. Vediamone i pregi:

  1. La silenziosità di marcia aumenta la sensazione di relax e tranquillità;
  2. Il motore elettrico, a contrario del motore a scoppio, non producendo sobbalzi o vibrazioni, aumenta la scorrevolezza e il comfort di guida;
  3. La potenza del motore a presa diretta esalta le prestazioni di accelerazione: eccolo il piacere di guida!
  4. La disponibilità immediata del motore a presa diretta può risolvere situazioni di traffico pericolose, come per esempio i sorpassi in autostrada;
  5. La presenza di un solo pedale permette un’inedita semplicità di guida: la forza frenante è generata attraverso una tecnologia che inverte il senso di rotazione del motore, senza necessità di uso del freno. Con i livelli di traffico crescente che abbiamo, gli automobilisti dovrebbero considerarla una priorità,dal momento che riduce di molto lo stress;
  6. L’eliminazione dei congegni meccanici critici del motore a scoppio, come il cambio, i radiatorio, l’olio, la frizione, comporta costi inferiori di gestione, a partire dalla manutenzione. Rimangono: una gestione base di freni (molto poco sollecitati per quanto sopra descritto), pneumatici e filtri condizionamento. I controlli sulla batteria, inoltre, gestiti dai tagliandi di manutenzione, hanno senza ombra di dubbio costi molto inferiori a quelli meccanici e una garanzia diretta molto alta di 8 anni.
  7. Il rilevante risparmio sui carburanti: la differenza tra gasolio/benzina e l’elettricità è sempre impattante. In media si arriva al 50% di risparmio, che può arrivare ben oltre quando siamo in presenza di una ricarica casalinga diretta da fotovoltaico!
  8. Le emissioni zero allo scarico che impattano sulla nostra qualità della vita in termini di aria respirata;
  9. La possibilità di utilizzare alcuni bonus che garantiscono di risparmiare: l’assicurazione con la RC auto dedicata alle elettriche può far scendere le tariffe anche più del 30% all’anno, gli sgravi sul bollo (si è esenti per i primi 5 anni al momento) e, inoltre, la tariffa agevolata al 75% di sconto per il resto della vita;
  10. Infine, parcheggi gratis illimitati nelle righe blu in abbinamento all’ingresso in zona ZTL delle città di interesse, che vi permetterà, con un piccolo sforzo di iscrizione al servizio, diversi vantaggi di gestione della vita automobilistica urbana.

Ma la gestione della ricarica è davvero così problematica?

Per l’automobilista medio italiano, che non fa più di 80 km al giorno, sarebbe un gioco da ragazzi la gestione delle ricariche casalinghe in garage o soste limitrofe, anche solo ogni 3 giorni e con una tessera per l’utilizzo delle colonnine. Poi, se ci aggiungessimo anche la capacità di produrci l’energia con il fotovoltaico, stoccandola per la sera con un bell’accumulatore, il quadretto dell’efficienza energetica sarebbe completo. Organizzandosi bene con ricariche e programmazione sono fattibili anche sporadici viaggi lunghi, visto che le batterie attuali di auto medie sono intorno ai 400 km di autonomia. Se vi interessa, avevamo approfondito il tema precedentemente in questo articolo.

Non vi resta che buttarvi nella mobilità elettrica con una bella prova su strada che vi convincerà dell’efficienza e, come mi piace dire sempre, vi innamorerete di una compagna di viaggio con un cuore “d’oro” e pulito!

Sante Ianuario