L’idea dell’autoproduzione, cioè di produrre in proprio beni di uso quotidiano, nasce dal desiderio di autonomia. E va oltre: avere un basso impatto, sia dal punto di vista economico che sociale, rende più sano il nostro vivere.

Il packaging sfrenato e le incertezze su un efficace riciclo hanno fatto nascere in me il desiderio di limitare gli scarti e i rifiuti di materiali plastici. Ho iniziato a preferire il biologico, ad acquistare in forma di ricarica prodotti sfusi e a sperimentare a casa l’autoproduzione.

Questa ultima soluzione é quella maggiormente ecologica, che ci vede protagonisti, quasi eco-eroi. L’autoproduzione ci sembra spesso esagerata e troppo faticosa, ma il beneficio che se ne ricava, sia a breve che a lungo termine, è enorme. Limitare le materie chimiche è fondamentale per la nostra salute e per quella delle generazioni future.

Avete mai pensato di creare una delicata crema mani? E di farvi lo yogurt in casa? Di pulire con solo bicarbonato di sodio e aceto?

Molte delle attività suggerite sono di facile esecuzione, a basso costo e con tempi di realizzazione ripagati dalla soddisfazione finale. Su internet abbiamo a disposizione ricette preconfezionate, pronte all’uso.

Partiamo con uno spunto che speriamo vi faccia venire voglia di informarvi e provare a sperimentare.

L’autoproduzione del sapone

Alla base di un sapone autoprodotto c’è l’olio, anche esausto, cioé già usato per le fritture ed opportunamente filtrato per toglierne i residui. Di seguito vi spiego nel dettaglio la procedura di esecuzione.

Occorrono:

  • 1kg di olio: se volete un sapone più morbido scegliete l’olio d’oliva, per un sapone più duro olio di semi di girasole
  • Olio di semi di lino o di mandorle q.b. (facoltativo) per migliorare l’odore del vostro sapone
  • 128gr di soda caustica o NaOH (la trovate al supermercato, ma il vostro ferramenta vi farà certamente un prezzo migliore)
  • 3 dl di acqua

L’idrossido di sodio si presenta come un solido cristallino di colore bianco, che assorbe umidità dell’aria e anidride carbonica, con cui si lega per creare il carbonato di sodio, ovvero il bicarbonato, detto anche, semplicemente ‘soda’.

Una soluzione di acqua e soda caustica (40 g/l) ha un pH di circa 14. E’, pertanto, estremamente basica, ovvero, altamente corrosiva. Ricordatevi di infilarvi guanti, camice, una mascherina e degli occhiali protettivi, pantaloni lunghi e scarpe chiuse.

Una volta disciolta in acqua, ‘scomparirà’ quasi del tutto, regalandovi un sapone ecologico e biodegradabile.

Speriamo che questo primo spunto vi sia piaciuto. Seguiranno ulteriori proposte che vedranno come protagonisti anche aziende del nostro territorio che, nel produrre beni e servizi con un occhio di riguardo alla salute e alla tutela della natura, stanno portando avanti la voce della Natura.

Vassilia